Trattare l’acne non è uno scherzo. I trattamenti oggi devono puntare a combattere i diversi stadi dell’infiammazione oltre che ridurre gli ormoni androgeni (ormoni caratteristici del sesso maschile), diminuire la produzione di sebo per prevenire la chiusura dei pori e ridurre la quota del batterio P. acnes, causa principale della malattia.
Terapia topica o sistemica per combattere l’acne
Non esiste la bacchetta magica per trattare l’acne. Le terapie possono essere:
- quelle cosiddette “topiche” (per esempio a base di creme o gel che si applicano sulla pelle), che sono lo standard di trattamento per un’infezione lieve o moderata;
- quelle “sistemiche” (che vengono somministrate per bocca come le compresse o le capsule) solitamente riservate agli stadi da moderati a severi.
Vediamo nel dettaglio i due diversi tipi di terapie.
Terapia topica: quando utilizzarla e in cosa consiste
Se l’acne è lieve o moderata (con un numero di papule o pustole non esagerato) si ricorre al trattamento topico. Solitamente si utilizzano formulazioni a base di retinoidi, associati o meno ad antibiotici o antisettici (come il perossido di benzoile).
L’applicazione sulla pelle è semplice e serve a trattare le lesioni esistenti e contrastare la comparsa di nuove. In generale sono terapie ben tollerate, tuttavia ci si deve aspettare un po’ di secchezza e di irritazione sulle aree di applicazione poiché i tipi di pelle sono diversi da soggetto a soggetto.
Quando ricorrere alla terapia sistemica
Quando il quadro dell’acne è da moderato a severo si ricorre di solito anche alla terapia sistemica sotto controllo medico. “Schiacciare i brufoli” (una tentazione molto comune) rischia di aggravare la situazione aumentando la probabilità di formare cicatrici.
Guarire dall’acne: tempistiche
Quanto ci vuole per guarire? Dipende dal quadro iniziale dell’acne, dal tipo di terapia, dalla costanza con cui ci si attiene al trattamento e da fattori individuali.